Samsung Galaxy Note 20 potrebbe vantare alcune features rivoluzionarie

Già lo scorso anno si è vociferato con insistenza di una possibile fusione tra la gamma Galaxy S e la Galaxy Note di Samsung. Il motivo? Le particolarità che hanno da sempre contraddistinto i Note (soprattutto le dimensioni) non sono più caratteristiche esclusive. Se a ciò aggiungiamo che i prossimi Galaxy Fold dovrebbero vantare il supporto al pennino, va da sé che Samsung stia pensando a come rilanciare i suoi “ex phablet”.

Sono tre, ad oggi, le funzionalità, o se vogliamo feature-killer, che potrebbero lanciare Samsung Galaxy Note 20 nel novero degli smartphone “rivoluzionari”. La prima è emersa da un brevetto approvato di recente dall’USPTO e che riguarda un’attenzione inedita agli strumenti per il monitoraggio della salute. Il futuro top di gamma del colosso coreano, infatti, potrebbe vantare sensori ECG, EMG e EEG. Insomma, le funzionalità che fino ad oggi erano esclusive degli smartwatch, come il controllo del ritmo cardiaco, potrebbero arrivare già quest’anno su uno smartphone.

Si parla poi con insistenza di un display waterfall (non solo bordi curvi ma schermo che andrebbe a coinvolgere anche la parte posteriore) con la presenza comunque di tasti fisici sui lati, così come quella di una sorta di proiettore di immagini olografiche. Alcune indiscrezioni a riguardo riferiscono della possibilità di usufruire di una sorta di tastiera proiettata su una superficie solida. Molto interessante…

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