Samsung Galaxy Note 20 senza sensore ToF?

A meno di quattro mesi dal lancio ufficiale, previsto – come da tradizione – a metà agosto, cominciano ad arrivare numerosi dettagli su Samsung Galaxy Note 20. Ci riferiamo non solo su quelle che saranno le specifiche tecniche del futuro top di gamma ma anche alle motivazioni che potrebbero portare a scelte sorprendenti da parte del produttore coreano.

Tra queste nelle ultime ore sta suscitando clamore la possibile rinuncia al sensore ToF. Per chi non lo sapesse, si tratta di fatto del rilevatore della profondità di una scena, calcolata utilizzando la luce. Insomma, l‘effetto bokeh, da un punto di vista legato all’hardware, in tanti flagship dipende da questo sensore, più preciso rispetto ai classici “rilevatori” della profondità.

Samsung avrebbe deciso di rimuovere questa componente per tre motivi. Il primo è un utilizzo sempre meno frequente da parte degli utenti, ormai davvero minimo stando a quanto scrive oggi SamMobile. Non solo: rimuovere il sensore ToF su Samsung Galaxy Note 20 comporterebbe non solo una maggior “libertà” in fase di progettazione degli interni, ma soprattutto un cospicuo risparmio economico nella produzione. Di conseguenza, si potrebbe poi ipotizzare anche un calo dei prezzi di listino.

Infine, il supporto lato software al comparto multimediale è sempre più decisivo. Lo scenario è nettamente cambiato rispetto ad un paio di anni fa e anche un perfetto effetto bokeh può essere ottenuto anche senza hardware di primissimo livello.

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