Evan Spiegel, CEO di Snapchat, spiega perché ha rifiutato i 3 miliardi di Facebook

Un giovane CEO folle, questo sembra essere Evan Spiegel agli occhi di molti. Come sicuramente ricorderete, Mark Zuckerberg ha offerto ben 3 miliardi di dollari per la nota applicazione Snapchat, ma Spiegel (amministratore delegato) ha rifiutato anche questa straordinaria cifra. La sua creatura non è in vendita. Subito dopo il rifiuto sono arrivati primi grossi problemi per il titolo che, non solo è stato proclamato come un perfetto mezzo per la diffusione di contenuti pedopornografici, ma degli hacker etici hanno rubato milioni di dati per mettere in evidenza la scarsa sicurezza dell’app.

Evan Spiegel avrà sbagliato a rifiutare l’offerta di Zuckerberg? Finalmente il giovane ha rilasciato una dichiarazione alla nota rivista Forbes in cui svela il reale motivo che l’ha spinto a dire no ai 3 miliardi.

“Penso che la negoziazione che porta qualche guadagno a breve termine non sia molto interessante.”

Evan-Spiegel-facebook

Dietro questa semplice strategia, a quanto pare, si nasconde anche dell’altro. Quando i fondatori lanciarono il loro titolo, Zuckerberg volò da loro per demoralizzarli e addirittura spaventarli parlando dell’arrivo di una nuova app di Facebook che risultava molto simile a Snap.

Che possibilità avrebbe mai potuto avere un’applicazione anonima dinnanzi ad un titolo sviluppato dal noto social network? Il destino di Snapchat sembrava segnato, ma oggi possiamo affermare che la fortuna ha baciato il fantasmino ed ha girato le spalle a quella di FB. La piattaforma blu lanciò “Poke”, ma il titolo non è mai riuscito ad ottenere successo.

Evan Spiegel, probabilmente, non vuole cedere alle proposte dell’uomo che aveva cercato di bloccare e sminuire il suo progetto.

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