Valve non intende curare Steam: ci penseranno gli utenti

Quasi il 40% dei giochi attualmente presenti su Steam sono arrivati sulla piattaforma di distribuzione digitale di Valve nel 2016. In parte questo è conseguenza dell’aumento del peso della distribuzione digitale, ormai dominante su PC e sempre più importante anche per console, in parte è conseguenza dell’arrivo su Steam anche di giochi del passato che prima non erano presenti sulla piattaforma, ma la responsabilità è soprattutto di Steam Greenlight, il servizio che controlla l’accesso a Steam dei giochi indipendenti. Valve non seleziona i giochi indipendenti che arrivano sulla piattaforma, limitandosi a evitare l’arrivo di pornografia (e in questo Nutaku le sta facendo concorrenza definendosi proprio come piattaforma di distribuzione per i giochi che Steam non ammetterebbe). Sono gli utenti di Steam, votando i giochi proposti dagli autori su Steam Greenlight, a decidere cosa andrà in vendita. L’idea di fondo ha apparentemente senso: Valve mette in vendita su Steam giochi che gli utenti sono disposti a comprare, e quindi prima di pubblicarli chiede agli utenti se li compreranno. In realtà Steam Greenlight ha ben poco limitato l’accesso a Steam dei giochi, colpendo più gli autori meno conosciuti che quelli meno capaci che, anzi, son spesso riusciti a far filtrare diverse opere semplicemente inondando con ritmo settimanale il servizio con proposte e poi lucrando non solo sugli acquisti ma soprattutto sul mercato delle Steam Trading Card.

Da Steam Greenlight a Steam Direct

Steam Greenlight sarà preso (entro la primavera) sostituito da un nuovo servizio, Steam Direct, che chiederà agli sviluppatori di identificarsi e di permettere a Valve di verificare la loro identità e la legittimità dello studio ma che non metterà apparentemente altre barriere alla pubblicazione su Steam. Se il vostro è un videogioco, un videogioco legittimo, seguite la procedura e pagate la tariffa di iscrizione del gioco (tariffa non ancora precisata da Valve stessa) vi ritroverete su Steam. Anche se molto dipenderà dall’importanza della tariffa scelta da Valve (ci tornerà in futuro), Steam Direct non sembra che quindi diminuirà il numero di giochi pubblicati su Steam e Valve non intende in nessun modo curare la qualità del suo negozio e limitare la pubblicazione: gli utenti dovranno farlo al posto suo, trasformandosi in Curatori di Steam (Steam Curator, ruolo già esistente) ed Esploratori di Steam.

Per spiegare queste novità, che non sappiamo ancora quando saranno implementate, Valve ha invitato alcuni importanti personalità del mondo videoludico che hanno un grande seguito come Curatori di Steam, tra cui TotalBiscuit e Jim Sterling. Siccome il video di TotalBiscuit dura più di un’ora e quelli di Jim Sterling dura quasi venti minuti, e probabilmente molti di voi non hanno il tempo per ascoltare tanto chiacchierare (molto tempo è anche perso in informazioni poco utili per l’utente medio di Steam) riassumerò in questo articolo tutte le novità annunciate da Valve durante l’incontro, inserendo comunque i due video da YouTube in modo che possiate guardarli se volete ulteriori dettagli. Vi consiglio comunque di guardare quello di Jim Sterling, anche semplicemente perché è di Jim Sterling.

Come Steam migliorerà la scoperta di videogiochi

Come ho detto Steam non intende aumentare la cura con cui i giochi saranno scelti, ma intende perfezionare il modo con cui sono mostrati ai giocatori. È un modo interessante di guardare al problema: il difetto di Steam, secondo Valve, non sarebbe l’esagerata offerta di giochi, ma la difficoltà che gli utenti hanno a trovare i giochi che interessano loro. Questa difficoltà, va detto, non è stata mai affrontata ottimamente da Valve: il sistema di Curatori di Steam è attualmente piuttosto inutile (ci ritorneremo parlando di come sarà cambiato in futuro), l’algoritmo che mi consiglia i giochi è piuttosto ottuso, le tag stesse dei giochi su cui questo algoritmo è costruito sono scelte dai giocatori e non definite secondo regole precise, e molti giochi vengono nascosti da quelli più popolari, semplicemente perché Steam è costruito come una camera dell’eco, in cui un gioco popolare diventa sempre più popolare in quanto mostrato di più in quanto popolare. Su Steam nessuno mentre mi mette davanti un gioco meno conosciuto ma che potrebbe interessarmi solleticando la mia curiosità. Guardate quanto tempo e quanti clic servono per vedere su Steam semplicemente i giochi appena usciti: dovete aprire Steam, scendere in basso, arrivare a “Popolari appena rilasciati”, scendere ancora, cliccare su “Altri dettagli: Nuove uscite”, scendere ancora, cliccare nuovamente su “Nuove uscite”, scendere e cliccare su “Altri dettagli: Tutte le nuove uscite”. A questo punto avete raggiunto finalmente l’elenco… dei giochi usciti!

Steam Explorer

Per risolvere il problema Valve ha promesso di migliorare l’algoritmo di scoperta (e di mostrare ai giocatori esattamente per quale motivo un gioco viene loro consigliato) e ha ideato gli Steam Explorer: gli utenti che diventeranno Steam Explorer saranno incoraggiati ad acquistare alcuni giochi di minore successo alla ricerca di gemme nascoste che potrebbero essere sfuggite e potranno discuterne insieme ai loro simili in pagine apposite. Per facilitare il compito gli Steam Explorer potranno restituire un gioco alla settimana senza alcun limite di tempo di gioco (normalmente non si può restituire un gioco su Steam dopo averlo giocato per più di due ore). Gli Steam Explorer potranno potenzialmente giocare gratis a un gioco alla settimana in cambio del loro lavoro di riscoperta.

Steam Curator

Valve intende cambiare Steam Curator e considera questo servizio come una parte importante di come gli utenti scopriranno i giochi. Gli Steam Curator, legati sinora a Gruppi Steam, sono persone che possono essere seguite dagli altri utenti e che arricchiscono le pagine del Negozio Steam con brevi recensioni (che possono contenere link a recensioni più lunghe) dei giochi da loro consigliati. Anche Webtrek sta diventando un Curatore di Steam, e trovate il nostro neonato gruppo Steam qui, dove tra pochi giorni sarà possibile seguirci appunto come Curatori. L’idea di Valve era di sfruttare utenti e influencer per indirizzare i giocatori verso videogiochi di qualità, ma Steam Curator è per ora inutile e confuso: se sono nella pagina Steam di un gioco vedo facilmente cosa ne pensano i Curatori che seguo, ma se vado nella pagina di un Curatore non ho modo per esplorare i giochi consigliati se non come una lunga e scomoda lista in ordine cronologico. Valve intende almeno rendere la pagina dei Curatori Steam personalizzabile e dare la possibilità di creare collezioni di giochi consigliati e premierà i Curatori con livelli di Steam e Achievement di Steam.

Sarà inoltre aggiunta la possibilità di inviare giochi a Curatori di Steam e stampa direttamente attraverso Steam, evitando il rischio che persone recuperino codici di gioco in modo illecito, per esempio fingendosi recensori, e poi le rivendano sul solito G2A e semplificando il percorso da sviluppatori a recensori e influencer. I giocatori potranno infine pesantemente personalizzare la loro esperienza su Steam, per esempio limitando i giochi mostrati solo a quelli suggeriti da un certo Curatore, o a quelli appartenenti a un solo genere.

Lo Steam del futuro e i suoi problemi

Secondo Valve questo permetterà di punire chi produce videogiochi scadenti usando (e magari piratando) asset scaricati da internet e premiare chi produce videogiochi buoni anche se magari poco conosciuti e inizialmente passati inosservati. Grazie a un algoritmo migliorato, a cambiamenti in come funzionano le Steam Trading Card e al nuovo peso dei Curatori di Steam (che già ora possono sia consigliare sia sconsigliare un gioco) i giochi immeritevoli saranno seppelliti dall’algoritmo che consiglia e mostra i giochi agli utenti e diventeranno quasi invisibili.  Gli Esploratori di Steam si occuperanno poi di dare una seconda possibilità ai giochi che sono passati magari ingiustamente inosservati. L’argomento dei Curatori di Steam è comunque spinoso: sono obbligati a segnalare se sono stati pagati o hanno ricevuto bonus in cambio della loro recensione (e non possono nasconderlo con qualche trucchetto come fanno su YouTube) ma lasciare a persone legate dall’industria tutto il lavoro di cura, di creazione della vetrina, della più grande piattaforma di distribuzione digitale del mondo dei videogiochi PC è evidentemente una scelta criticabile. TotalBiscuit e Jim Sterling sono notoriamente estranei a questo genere di accordi, ma il resto degli YouTuber vivono proprio grazie ai legami con i produttori dei giochi che in realtà promuovono. Come è in generale criticabile che Valve lasci alla fine parte del lavoro che dovrebbe svolgere personalmente ai suoi utenti.

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