Magic incontra Dota 2 in Artifact di Valve e Richard Garfield

Artifact è il nuovo videogioco di Valve. Non è un seguito di Half-Life 2, di Left 4 Dead 2, di Team Fortress 2, di Portal 2 o di Dota 2, perché questo costringerebbe Valve a usare il numero 3 e, come forse sapete, Valve non usa il numero 3. Artifact è invece un videogioco di carte collezionabili digitali legato a Dota 2 e ispirato alle sue meccaniche MOBA e a Magic L’adunanza di Richard Garfield.

Annunciato durante The International, il torneo mondiale che chiude la stagione competitiva di Dota 2, Artifact è stato di recente mostrato ad alcune grandi testate internazionali in anteprima e abbiamo potuto scoprire i primi dettagli sul suo gameplay e sul suo aspetto.

Artifact è, in pratica, un gioco di carte costruito da tre partite parallele. Nei MOBA i vari giocatori combattono dividendosi su tre lane, su tre sentieri che collegano le due basi avversarie, e così in Artifact il tavolo da gioco è diviso in tre parti non totalmente indipendenti ma capaci di influenzarsi a vicenda.

I giocatori occupano i lane con gli eroi, personaggi speciali da loro scelti come parte del mazzo, e con truppe secondarie (le creep) che vengono automaticamente evocate ogni turno per aiutare gli eroi su ognuno di sentieri e il loro scopo è sconfiggere i personaggi avversari e distruggere le loro “torri”.

Ognuna delle lane ha una torre, un obiettivo, con una certa quantità di saluta (40 punti vita per la precisione) e devo distruggerne due per vincere la partita. Una torre distrutta torna come Antico, una sua variante con il doppio dell’energia (80 punti vita), e in alternativa anche distruggere un solo Antico mi permette di vincere. È un po’ diverso rispetto a Dota 2, dove il mio compito è superare tre linee di torri e infine distruggere l’Antico nel centro della base nemica.

Le carte e gli eroi del gioco saranno divisi in quattro categorie, ognuna caratterizzata da un colore, e una carta di un certo colore potrà essere giocata solo in un lane occupato da un eroe alleato di colore equivalente. Ogni lane ha anche un suo “mana”. Avete presente magari Hearthstone, in cui ogni giocatore inizia con un punto mana, un punto azione, da spendere nel suo turno e questa quantità di mana/punti aumenta di una unità ogni turno successivo: in Artifact ogni lane ha una sua quantità di mana che aumenta a ogni turno.

Giocare una carta, inoltre, dà la possibilità all’avversario di rispondere con una delle sue carte, con un ritmo di gioco più vicino a Magic L’adunanza che a Hearthstone, dove non ho praticamente possibilità di reazione nel turno avversario. Infatti Artifact è stato creato con la collaborazione del creatore di Magic L’adunanza Richard Garfield e, anzi, nasce in parte da una sua proposta di quattro anni fa. Quando i due giocatori hanno finito di giocare carte in un lane i personaggi di quel singolo lane combattono automaticamente tra loro o, se non hanno nessuno di fronte, attaccano la torre nemica.

Come in Dota 2 sconfiggere eroi e truppe nemiche (gli eroi sconfitti non sono morti per sempre ma resuscitano nel turno successivo e possono essere rimessi in uno dei lane) fornisce oro con cui comprare oggetti da equipaggiare agli eroi in campo per potenziarli. la “shopping phase”, la fase in cui compro gli oggetti con il denaro, avviene alla fine di ogni round, quando è stato giocato uno scontro su ciascuno dei tre lane.

Artifact è attualmente composto da 280 carte e 44 eroi (Dota 2 ha già invece più di cento eroi giocabili) e ogni mazzo sarebbe composto da almeno quaranta carte (non esiste un massimo) e 5 eroi. Esisteranno anche eroi non inclusi in Dota 2, ma magari li vedremo nel gioco principale dopo il loro arrivo in Artifact.

Differentemente da quanto pensavo, inoltre, non sarà free-to-play: Artifact dovrà essere acquistato (come quando acquistate un mazzo base di Magic) e dovranno poi essere comprate anche le sue “buste” digitali di carte digitali, che potranno essere scambiate, vendute e acquistate anche per denaro reale nel negozio di Steam. Artifact dovrebbe andare in beta aperta entro la fine del 2018 su Steam per poi arrivare anche su Android e iOS.

Artifact gira sul motore Source 2 di Valve e il suo arrivo prima sui tablet nel 2019 e dopo sugli smartphone non va sottovalutato: può essere l’inizio di una nuova serie di videogiochi Valve anche su dispositivi mobili.

fonte PC Gamer IGN
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