Final Fantasy 15 poteva essere sviluppato da Eidos Montréal

Il canale YouTube Super Bunnyhop, di cui posso garantire l’autorevolezza, ha pubblicato un video dedicato a un gioco cancellato da Square Enix e sviluppato da Eidos Montréal che all’epoca (intorno al 2011) aveva appena lanciato con grande successo Deus Ex Human Revolution. E questo gioco sarebbe stato il nuovo Final Fantasy, Final Fantasy 15.

Final Fantasy 13 (2009) e Final Fantasy 14 (2010) non avevano avuto i risultati sperati da Square Enix, Eidos Montréal aveva già idee per un videogioco di ruolo e il presidente di Square Enix Yoichi Wada decise di sperimentare questo nuovo approccio facendo realizzare il prossimo capitolo della serie a uno studio occidentale.

Project W (come “western”, occidentale) sarebbe stato un Final Fantasy spiccatamente fantascientifico, ma quando fu ufficialmente proposto alla dirigenza giapponese venne rifiutato e continuò a essere sviluppato fuori dal marchio Final Fantasy per poi essere cancellato definitivamente anche a causa del passaggio di presidenza da Yoichi Wada a Yosuke Matsuda, che sembra aver favorito i marchi giapponesi della compagnia mentre Final Fantasy 15 veniva ripensato come evoluzione dello sfortunato Final Fantasy Versus 13. Potete trovare tutta la storia nel video originale qua sotto.

Il problema del video è probabilmente la lettura che dà al rapporto tra sviluppatori, buoni, ed editori, cattivi. Sì, gli editori fanno errori, molti errori, errori fatti solo per massimizzare i profitti e non nella buona fede di chi sbaglia ma sta comunque cercando di realizzare il gioco migliore possibile.

Quello che è accaduto nel 2017 con il tentativo di micro-monetizzare anche con loot box i contenuti di videogiochi già venduti a prezzo pieno come Middle-Earth Shadow of War o Star Wars Battlefront 2 è un esempio di a cosa può portare questa tendenza. Ma non sono sempre gli editori a spingere a inserire micro-transazioni nei giochi: gli sviluppatori stessi hanno bisogno di modi per rendere sostenibili i loro videogiochi e il supporto di cui necessitano e sono gli stessi sviluppatori a suggerire questi sistemi.

Fu Square Enix a insistere, all’ultimo momento, per avere micro-transazioni in Deus Ex Mankind Divided, ma fu Bungie a proporle per Destiny come alternativa ai grandi DLC che non riusciva più a sviluppare con il giusto ritmo e la giusta qualità.

Fonti di BioWare raccontano le difficoltà incontrate dallo studio durante la lavorazione di Mass Effect Andromeda perché gli sviluppatori sarebbero stati obbligati a usare l’inadatto motore Frostybe ma l’ex BioWare Aaryn Flynn ha poi raccontato una storia diversa spiegando che il motore fu scelto volontariamente. Visceral è stato chiuso perché EA non crede più nella sostenibilità commerciale di single-player lineari ad alto budget, ma anche perché il progetto su cui stava lavorando non stava effettivamente andando da nessuna parte. La stessa storia può essere raccontata in modi diversi, e la verità è sempre un po’ sfumata.

In questo caso, è possibile che per esempio Square Enix abbia deciso di cancellare il progetto quando ha visto i risultati di Eidos Montréal su Thief del 2014, un gioco abbastanza mediocre con risultati commerciali abbastanza mediocri, decidendo che lo studio non avesse le competenze necessarie per giustificare un simile investimento.

La cancellazione di Project W sarebbe avvenuta prima di Thief, che però incontrò gravi problemi già durante il suo sviluppo anche a causa della gestione della malegestione di Eidos Montréal, problemi che possono aver contribuito alla fine dell’altro progetto. E va anche detto che, semplicemente, sono tantissimi i progetti che vengono cancellati senza che neanche emergano al pubblico.

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