Rampage Furia animale non rispetta il videogioco da cui è tratto – Recensione film

Rampage Furia animale con Dwayne The Rock Johnson è l’ultimo film legato a videogiochi (è tratto da una serie di giochi per cabinati nata negli anni 80) ad arrivare nei cinema. Non sono così d’accordo a definirlo “stupido ma divertente” come ho letto altrove. Rampage Furia animale non è un film “divertente”. È un film piacevole, un film che continueresti a vedere se lo incrociassi in televisione in una serata in cui non sai cosa fare, ma ha qualche problema con i suoi dialoghi e spesso non riesce a far funzionare proprio le sue battute e i suoi personaggi umoristici. In compenso è estremamente stupido.

Recensione del film Rampage

I film tratti da videogiochi non sono più brutti: ora sono solo mediocri

È un film che sta in piedi perché c’è The Rock e The Rock lo fa funzionare con la sua interpretazione scema, divertita e fisica, ma non raggiunge neanche i livelli del recente Jumanji Benvenuti nella giungla e, parlando di film stupidi ma divertenti, siamo ben lontani da commedie d’azione come Spider-Man Homecoming o Thor Ragnarok. Ci sono voluti quattro sceneggiatori (Ryan Engle, Carlton Cuse, Ryan J Condal e Adam Sztykiel) per sceneggiare Rampage Furia animale e nonostante questo il film alterna a volte umorismo scritto male e sequenze semplicemente noiose; non è un buon risultato.

Non ve lo consiglio, ma se volete andare a vedere qualcosa che ha a che fare con i videogiochi al cinema è pur sempre meglio di Ready Player One e, come dicevo sopra, non vi sconsiglio di vederlo quando lo passeranno in televisione. Già questo lo rende uno dei migliori adattamenti cinematografici mai realizzati di un videogioco (insieme all’ultimo Tomb Raider di Alicia Vikander e a Warcraft L’inizio) e questo la dice lunga sulla qualità a cui siamo stati abituati. Voto: 5/10.

Recensione del film Rampage

Dal videogioco al film

Non c’è molto altro da dire sulla qualità del film, io non sono un critico cinematografico e spero che voi non siate venuti nella sezione di videogiochi di un sito di tecnologia aspettandovi un critico cinematografico. Quindi dedicherò il resto dell’articolo ad affrontare il tema che più mi riguarda: Rampage Furia animale funziona come adattamento del videogioco Rampage?

Rampage Furia animale, diretto da Brad Peyton (Viaggio nell’isola misteriosa, San Andreas), inizia quando una stazione spaziale viene distrutta da un esperimento fallito e materiale mutageno precipita in tre zone degli Stati Uniti d’America trasformando in enormi e feroci ibridi un alligatore, un lupo e il gorilla albino George curato dal primatologo Davis Okoye (Dawyne Johnson detto The Rock). La malvagia società che ha creato il materiale mutageno vuole recuperarlo e quindi attira i tre mostruosi animali alla sua sede di Chicago dove Davis si troverà a lottare per evitare la distruzione della città da parte dei mostri e dell’esercito americano e per trovare un antidoto che salvi il suo amico gorilla. In questo sarà anche aiutato dalla scienziata Kate Caldwell (Naomie Harris) in parte responsabile per questi esperimenti.

Recensione del film Rampage

Rampage Furia animale è nella sua parte centrale un classico monster movie con tre diversi mostri impegnati a distruggere la città tra palazzi che crollano, persone smembrate (il film non risparmia dettagli truculenti usati sia come elementi horror sia come elementi comici) e mezzi militari che tentano inutilmente di fermare le bestie.

Ma anche se in Rampage Furia animale i mostri sono i principali antagonisti i veri cattivi, i veri colpevoli, sono i capi della malvagia compagnia (interpretati da Malin Åkerman e Jake Lacy) che ha creato il mutageno e l’esercito è più spesso una minaccia che una opportunità di salvezza. E questo in qualche modo basta a distinguere Rampage Furia animale nella massa di monster movie con persone comuni o soldati che sopravvivono a mostri o cercano di combatterli, perché il suo protagonista non è impegnato né a fuggire né a uccidere: Davis/The Rock vuole salvare uno dei mostri, e l’intera città, sia dall’esercito sia dalle creature mutate.

Sono anche contento di vedere il cinema nord americano allontanarsi dai timori successivi all’11 settembre 2001. Negli anni che seguirono l’attacco all’World Trade Center e alle sue Torri Gemelle fu difficile mostrare al cinema o in televisione una città che venisse distrutta. Il monster movie Cloverfield (2008) contribuì a rompere questo tabù realizzando un film che racconta in chiave fantastica proprio l’11 settembre, l’incapacità di comprendere un attacco che proviene da un Altro ignoto e alieno.

il videogioco per Atari Rampage nella recensione del film Rampage

Un videogioco tradito

Ma Rampage Furia animale non arriva mai a riproporre lo spirito del gioco originale, di cui Warner Bros ha acquisito i diritti insieme agli altri marchi di Midway Games nel 2009. La promozione del film evita anche di sottolineare questa parentela, nascosta in mezzo ai titoli di coda.

In Rampage (1986) di Brian Colin e Jeff Nauman devo distruggere le città degli Stati Uniti d’America controllando uno tra tre mostri giganti: un’enorme scimmia, una donna lucertola e un lupo mannaro. Ogni quadro del gioco è una schermata unica con grattacieli rettangolari su cui posso arrampicarmi e che posso abbattere (rivelando gli oggetti nascosti al loro interno) e con truppe della Guardia Nazionale da cui difendermi. Il mio obiettivo è distruggere tutti i palazzi di ogni città per poi passare a quella successiva e Rampage fu uno dei primi giochi a consentire a tre persone di giocare insieme in multiplayer locale.

il videogioco Rampage nella recensione del film Rampage

Rampage fu, soprattutto, uno dei primi giochi a mettermi nei panni di malvagi anti-eroi. Ognuno dei tre mostri del gioco è il risultato della mutazione involontaria e indesiderata di un essere umano e ognuno dei tre vuole solamente distruggere per il semplice gusto di distruggere, perché distruggere un’intera città in un videogioco è divertente, perché è divertente divorare le persone per guadagnare salute.

Rampage Furia animale ha come protagonista chi vuole fermare la distruzione e apparentemente parla di molti temi diversi. L’uomo come forza del bene e come forza del male, la preservazione di specie animali in pericolo, le conseguenze di una ricerca scientifica guidata principalmente dagli interessi del capitalismo… ma tratta questi argomenti solo come elementi che fanno naturalmente parte della stereotipata costruzione del genere monster movie.

Rampage ha invece come protagonista il mostro e non parla apparentemente di niente, racconta solo quanto sia divertente rompere e uccidere, e facendolo parla di cose molto più interessanti in un modo molto più interessante.

Rampage ha una visione estremamente pessimista della natura umana, una visione in cui un essere umano liberato dai suoi freni inibitori e dalle sue debolezze vorrebbe distruggere le città, in cui un giocatore trova divertente distruggere le città e in cui l’esercito contribuisce alla devastazione quanto i mostri che dovrebbe combattere. Nel gioco gli esplosivi e i missili lanciati dai militari demoliscono i livelli, mostri e uomini sono due forze della distruzione scatenate nelle città americane e i civili sono vittime collaterali di cui nessuno sembra curarsi. Rampage Furia animale ripropone solo in parte questo concetto.

il videogioco Rampage nella recensione del film Rampage

Infine, Rampage fu uno dei primi videogiochi pensati per non porre obiettivi da rispettare e regole ferree ai suoi giocatori. In Rampage ci sono livelli e ci sono punteggi, ma il gioco non fu progettato per obbligarmi a competere per il punteggio più alto ed era piuttosto facile al momento dell’uscita (in seguito furono introdotti nuovi livelli per aumentarne la difficoltà).

“Immaginai un gioco in cui non ci fosse un modo sbagliato di giocare” dice Colin in un’intervista al Chicago Tribune. “Se vuoi essere competitivo va bene. Se non vuoi esserlo… va bene lo stesso. Tutti parlavano di personaggi che morivano nei videogiochi al momento della sconfitta ma all’epoca avevo un figlio di due anni e una figlia di due mesi, mi piaceva la violenza di Bugs Bunny e non apprezzavo l’idea di veder morire i personaggi nei videogiochi.”

Quando la salute di uno dei mostri si azzera la bestia torna alla sua misera forma umana, ma un quarto di dollaro infilato nel cabinato può nuovamente renderla enorme e pericolosa. “Il mio obiettivo era fare qualcosa di divertente… e questo doveva valere qualsiasi fosse la tua definizione di divertimento” disse Nauman (l’affermazione è riportata nel solito articolo del Chicago Tribune). “Odiavo i giochi che ti obbligavano a giocare nel modo che i programmatori volevano che tu giocassi.”

Recensione del film Rampage

In Rampage gli autori volevano dare ai giocatori una libertà (magari solo in parte concretizzata davvero nell’opera) che ben si adatta al suo gameplay e alla sua narrazione: sono un mostro gigante, chi può dirmi cosa devo fare? Sono un mostro gigante, chi può dirmi in che genere videoludico devo stare? Rampage era qualcosa di unico, Rampage Furia animale non è un monster movie orribile o senza una sua personalità, ma è un film inserito in un genere specifico e, per questo, un tradimento delle sue origini.

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1 Commento
  1. Alessandro Marino dice

    non è affatto vero che è Un videogioco tradito, anzi.

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