L’impatto dei social nell’epoca moderna

La tecnologia per secoli è stata di grande ausilio per l’uomo, ma nello stesso tempo gli ha fatto temere sui suoi effetti in ambito sociale. Anche la tecnologia odierna non è diversa e apre le porte a un ampio spettro di speranze e paure. I sondaggi suggeriscono che le persone tendono ad avere una visione duplice della tecnologia. Da un lato sono positivi sui suoi benefici a lungo termine. Dall’altro, molti sono preoccupati riguardo il potenziale impatto negativo sulle loro vite, in particolare nelle aree della sicurezza sul lavoro, degli standard di vita, della privacy e della sicurezza. Di per sé, la tecnologia non è né buona né cattiva: è l’uso che se ne fa che fa la differenza e lo stesso vale anche per i social media. Ma come sono cambiate le abitudini degli italiani riguardo il mondo del web e dei social? Vediamole assieme.

Siti web visitati nel 2021

Nel 2021 i siti web più visitati sono stati Google, Wikipedia, Facebook, Amazon e YouTube. Nella top 100 ci sono anche siti slot e siti di scommesse sportive, social come Instagram, Pinterest e Reddit, il celebre sito di ricette Giallozafferano, siti di comparazione prezzi e svariati siti hard. Questo almeno è quanto emerge dai dati raccolti da Semrush.

Cosa sono i social network?

I social network (letteralmente “servizi di rete sociale”) sono siti web o app che permettono agli utenti di comunicare con gli altri attraverso messaggi, commenti e immagini. Ogni utente in genere ha un profilo e una propria lista di amici. Esempi di social media sono i già citati Facebook e Instagram, ma ce ne sono anche altri come Snapchat o TikTok. 

Popolarità dei social fra i giovani

Come abbiamo visto, i social sono molto visitati e sono popolari soprattutto tra gli adolescenti. Un rapporto di Common Sense Media del 2018 ha evidenziato che l’81% degli adolescenti usa i social media, e più di un terzo riferisce di usarli più volte all’ora. Questi dati sono aumentati notevolmente negli ultimi sei anni, grazie al numero crescente di dispositivi mobili a disposizione. Insieme a queste statistiche, sta crescendo anche l’interesse per l’impatto che i social media hanno sullo sviluppo cognitivo e sul benessere psicologico degli adolescenti.

Social media e società 

I social media, sia nelle classifiche nazionali che mondiali, sono ampiamente usati. Nel corso del tempo, si sono diffusi due pareri contrastanti sui social media. Da un lato, c’è chi ha visto in essi una possibilità di socializzazione e di espressione della propria personalità e interessi. Dall’altro lato, numerose sono state anche le voci critiche. Ma cosa dicono gli studi scientifici? Secondo una ricerca della Royal Society for Public Health, l’uso dei social ha un effetto negativo sulla salute mentale dei più giovani. In particolar modo, negli ultimi 25 anni c’è stato un aumento del 25% dei disturbi d’ansia, depressione e insonnia. L’utilizzo dei social, in particolar modo di Instagram e Snapchat, è correlato all’aumento di questi disturbi. Anche la ricerca dell’American Academy of Pediatrics ha confermato questi risultati. Il social network meno pericoloso per la salute mentale è YouTube, che in realtà non è neanche un vero e proprio social ma più una piattaforma dove guardare video. Gli utenti hanno giudicato positivamente la piattaforma in quanto aiuta a accrescere le proprie competenze riguardo determinati argomenti, grazie al parere di esperti e divulgatori.

Secondo una ricerca condotta da Facebook, l’uso passivo dei social rende le persone più tristi e ansiose. Un uso attivo e basato sull’interazione, invece, porta a miglioramenti dell’umore.

Social network: un’opportunità per le minoranze

Secondo un altro studio condotto in Europa, gli utenti sono sempre più attivi sui social media e sono più coinvolti dal punto di vista politico e sociale. Ciò è d’aiuto a gruppi sociali a rischio di esclusione sociale, per esempio gli immigrati. Per il futuro si stima che queste piattaforme aiuteranno ad avere più trasparenza nei processi di decisione politica. Inoltre, i social danno particolare risalto a temi che nei media tradizionali non hanno la stessa attenzione, per esempio l’inquinamento ambientale e la crisi climatica. I social, dunque, si prestano bene per la promozione di cause sociali, contribuendo a creare informazione e consapevolezza su determinati temi. 

In conclusione, sebbene i social network nascondano alcune insidie, è principalmente l’uso che se ne fa a determinare il nostro benessere o malessere. Per questo motivo, è importante a tal proposito istruire i più giovani su come utilizzare al meglio i social, in modo che siano dei veicoli di diffusione del sapere e che avvicinino a temi di interesse sociale. 

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