E’ già tempo di Snapdragon 875 (previsto nel 2021): processo produttivo a 5nm

Qualcomm sta pianificando la produzione dei suoi futuri processori: restando alla fascia più alta, il 2019 è stato contrassegnato dall’arrivo di Snapdragon 855 e 855+, quest’ultimo poco più di un upgrade che comunque sarà a bordo di diversi top di gamma nell’ultima parte dell’anno.

Quasi superfluo, però, sottolineare che in questo settore si vive costantemente proiettati nel futuro e l’azienda californiana non fa eccezione. Oggi, allora, spuntano i primi rumors non solo sullo Snapdragon 865, il cui lancio è previsto a cavallo tra 2019 e 2020, ma anche sullo Snapdragon 875 che vedremo all’opera soltanto nel 2021.

Cominciamo dall’865: dopo i due anni di TSMC che si è occupata della produzione degli Snapdragon 845 e 855, stavolta toccherà a Samsung cui in passato erano stati affidati gli 820 e 835 e che può contare sulla tecnologia con processo produttivo a 7 nm EUV (extreme-ultraviolet litography). Un dettaglio che consente di aumentare le prestazioni tra il 20 e il 30% rispetto ad un processo produttivo a 7 nm “classico” e di ridurre i consumi tra il 30 e il 50%.

Samsung Galaxy S11 sarà probabilmente il primo a vantare lo Snapdragon 865 ma a quel punto sarà già iniziato lo sviluppo anche dell’875. La produzione tornerà, in quel caso, a TSMC: i taiwanesi sono gli unici al mondo a garantire, almeno per il momento, il processo produttivo a 5 nm, tanto che nei prossimi anni avrà una sorta di “overbooking” visto che dovrà soddisfare anche gli ordini di Apple per il suo A14 e del futuro Kirin “top” di Huawei.

fonte PhoneArena
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