Google Stadia: le prime recensioni non sembrano positive

Ve ne avevamo già parlato qualche giorno fa dell’annuncio di Google Stadia, il nuovo modo di intendere i videogame targato Google. Ebbene, sembra che le recensioni che sono state fatte da chi ha provato questa innovazione di Google non siano lusinghieri.

Noi ci limitiamo soltanto a segnalare le varie criticità che sono state messe in evidenza da più parti e che, quindi, potrebbero portare Google a fare un’inversione di rotta. Però, per correttezza, mostriamo anche alcuni aspetti positivi che sono stati descritti.

Forse sarà stata anche l’attesa, però il giudizio è un ‘rimandato’. Vediamo nel dettaglio gli aspetti positivi e gli aspetti negativi.

Recensioni Google Stadia: gli aspetti positivi

Tutte le recensioni di Google Stadia sono quasi univoche nel sottolineare l’aspetto economico. Infatti, l’abbonamento base costa 9,99€ e ti permetterà di avere accesso a tantissimi giochi gratuiti. Un risparmio notevole. Se, però, non vuoi spendere i soldi per l’abbonamento, puoi accedere gratuitamente ma devi acquistare ogni singolo gioco, al prezzo medio di 55€.

Se decidi di abbonarti a ‘Stadia Premiere Edition‘ – che comprende anche un Chromecast Ultra, il controller Stadia, un gioco e tre mesi di abbonamento a ‘Stadia Pro’ – a 129 euro, avresti un controller davvero niente male.

Un design affascinante, bello e innovativo che racchiude il meglio dei controller dell’Xbox One e Playstation 4. Interessanti i suoi angoli smussati e una superficie piacevole e non stancante. I pulsanti sono ‘immediati’ e i joystick sono particolarmente fluidi che ti permettono di giocare come meglio credi.

Per quanto riguarda la grafica, puoi giocare tranquillamente anche in 4k HDR, indipendentemente dall’hardware che hai. Questo perché il gioco non si appoggia al dispositivo ma al ‘server farm’ di Google che riproduce il gioco per poi portare sulla piattaforma dove stai giocando, tv o PC che sia. Un po’ come funziona YouTube, con la differenza che qui sei parte attiva del gioco stesso.

Ciò comporta un ulteriore vantaggio: il laptop non si surriscalda, come potrebbe succedere per un qualsiasi altro gioco. Questo perché, per l’appunto, il maggiore ‘sforzo’ non lo fa il dispositivo ma la server farm che si occupa di fare il rendering.

In ogni caso, però, Google Stadia potrebbe (attenzione al condizionale) funzionare perché è estremamente versatile. Un tempo, infatti, c’era, anche per collegarsi banalmente a Facebook, una postazione e un dispositivo. Oggi non è più così e questo è un aspetto di non poco conto. Perché, anche se hai un computer vecchio, puoi tranquillamente giocare ‘al massimo’ della grafica. Abbattendo le spese, senza far crollare le prestazioni.

Ti sembra un quadro idilliaco? Ecco, adesso vediamo l’altra faccia della medaglia: gli aspetti negativi che sono stati sottolineati, in modo da avere un quadro completo di tutta la situazione.

Recensioni Google Stadia gli aspetti positivi
Fonte foto: flickr.com – Marco Verch

Recensioni Google Stadia: gli aspetti negativi

Partiamo dall’immediatezza. Come succede quando guardi i film in streaming, ad esempio, dove la ricezione non è immediata, così anche per i giochi di Google Stadia potrebbe capitare lo stesso problema. Ciò potrebbe essere un limite, soprattutto per i giochi ‘uno contro uno’ dove l’istantaneità deve essere un elemento decisivo.

Forse, la perfezione dell’immagine (ma questo è più un gusto personale) ci fa, per un attimo, pensare di stare guardando un video piuttosto che giocare. Nitidezza e profondità non sono i tasselli portanti dello streaming ma, dall’altro, nel campo della cosiddetta ‘ultra definizione’ non ha praticamente rivali.

Passiamo, ora, alle note davvero dolenti, come l’interfaccia. Va bene l’interfaccia scarna, del resto ‘less is more’, ma così può essere davvero troppo. C’è semplicemente un elenco di giochi e non viene precisato alcunché. Ad esempio: si può giocare contemporaneamente con gli altri sfidandoli? È una domanda a cui Google ha risposto con il classico ‘nì’, cioè che al momento non è possibile ma in futuro forse potrebbe esserlo.

Ancora. Non esiste il ‘pacchetto famiglia’, ormai imprescindibile per chi propone questo genere di servizi. Cosa comporta? Con un account può giocare una sola persona. E se, ad esempio, hai un fratello in casa che vuole giocare contemporaneamente con te, non può farlo.

Ci sono, però, altri due aspetti molto importanti. Il primo è il fatto che tu non potrai mai essere un proprietario ‘completo’ dei tuoi giochi. Ricordi quando tu o i tuoi genitori/nonni acquistavano una copia di un gioco e quel gioco era completamente tuo? Ecco, con Google Stadia non è possibile ciò. Potrai giocarci solo a due condizioni: che tu sia sempre abbonato alla piattaforma e che Google lo decida. Sì, perché se Google un giorno volesse togliere dal catalogo quel gioco, tu rischieresti di perdere tutto. Non un bello scenario, insomma. In altre parole, se compri una copia digitale o fisica da un qualsiasi store, quella copia sarà tua e ne farai l’uso che vorrai. Con Google Stadia no, è come se tu fossi in affitto. È vero che viviamo in un’epoca dove si sta perdendo il valore del possesso, però non a tutti i videogamer può andare bene questa cosa.

E non andrà bene, immaginiamo, neppure il fatto (secondo aspetto) che non ci sarà alcuna memoria di quanto è stato fatto. Dimentica, infatti, di conservare giochi e prestazioni a chi viene dopo di te perché a deciderlo sarà Google. Hai fatto un record di quel gioco? Ecco, se l’azienda americana dovesse eliminarlo tu…non potresti dimostrare il tuo record!

Pensi che sia uno scenario impossibile? Beh, allora sappi che Google non ha alcun problema ad abbandonare un progetto che non lo convince. Lo ha già fatto in passato, e potrebbe farlo anche in questo caso.

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Fonte foto: flickr.com – Marco Verch

C’è da dire, però, che il lancio definitivo è previsto per febbraio 2020 e c’è già chi dice che è meglio aspettare proprio quella data. Magari, nel frattempo, Google ha capito come rimediare a questi inconvenienti del mestiere.

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