La Russia continua a spacciare immagini di giochi per fotografie reali
La Russia ha accusato gli Stati Uniti d’America di essere in combutta con Daesh (ISIS/ISIL/al-Dawla al-Islāmiyya/Stato islamico) e per dimostrare la veridicità delle accuse il Ministero della Difesa ha pubblicato una serie di fotografie che mostrerebbero un convoglio di automobili di Daesh mentre abbandona la città di Abu Kamal per dirigersi verso il confine tra Siria e Iraq. Secondo il Ministero della Difesa russo gli USA avrebbero permesso questa fuga rinunciando a bombardare il convoglio. Un’accusa molto grave, che certo sarà stata dimostrata da prove certe, no?
So here's the English version of the caption @mod_russia put on a video game screenshot "ISIS automobile convoy leaves Abu Kamal for Syrian-Iraqi border (November 9th, 2017)" https://t.co/8uv2vbEHeQ pic.twitter.com/Ye7hX5HplH
— Eliot Higgins (@EliotHiggins) November 14, 2017
“Il Ministero della Difesa russo mostra prove irrefutabili che gli Stati Uniti d’America stiano coprendo le unità di combattimento dell’ISIS in modo che possano recuperare le forze e tornare sul campo di battaglia per promuovere gli interessi americani nel Medio Oriente” cinguetta il Ministero della Difesa su Twitter. Tra le foto pubblicate ce ne sarebbe stata però una, ormai eliminata, che non mostra per niente un convoglio di Daesh in fuga da Abu Kamal il “9 novembre 2017”, come dice la didascalia, ma un’immagine tratta dal video YouTube di presentazione di un videogioco, “AC-130 Gunship Simulator”.
E non è la prima volta che succede: nel 2016 l’ambasciata russa a Londra cinguettò su Twitter un’immagine presa dal videogioco strategico in tempo reale “Command & Conquer: Generals” usandola “a scopo illustrativo” per mostrare l’arrivo di furgoni con armamenti chimici agli “estremisiti vicino ad Aleppo”, la più grande città della Siria, sconvolta da anni di guerra civile che ha causata decine di migliaia di morti a partire dal 2012 (secondo il Center for Documentation of Violations in Syria i morti nella provincia di Aleppo sarebbero ormai più di 33mila).