IGN licenzia un suo capo redattore accusato di molestie

Steve Butts, redattore capo di IGN, è stato licenziato dal sito di informazione videoludica (ora proprietario anche di Humble Bundle) dopo un’indagine interna per accuse di molestie. Se volete fare battute sul suo cognome fatele subito, ché poi iniziamo la parte serie dell’articolo e non voglio interruzioni.

Il licenziamento arriva dopo due mesi dalle accuse di Kallie Plagge, ex-impiegata di IGN, nei confronti dell’altrettanto ex-dipendente Vince Ingenito, che era allora suo capo. Plagge non solo accusò Ingenito di molestie, ma accusò IGN di aver stata a conoscenza di questi eventi e di aver lavorato per nasconderli invece che per difenderla, arrivando a farle firmare un documento in cui la donna dichiarava di essere responsabile per le molestie subite e di aver provocato l’uomo usando il suo corpo.

Quando Plagge rese pubbliche le sue accuse, in seguito allo scandalo hollywoodiano incentrato su Harvey Weinstein e al crescere della campagna #MeToo sulle storie di donne molestate o violentate, lo staff di IGN iniziò una serie di riunioni e una protesta nei confronti dell’azienda, che però non ha mai rilasciato una dichiarazione ufficiale che spiegasse come intendesse correggere gli errori del passato e migliorare la cultura aziendale per il futuro.

Ma, durante una delle riunioni dello staff di IGN, secondo quanto raccolto da Kotaku, uscirono fuori le accuse nei confronti di Butts e le conseguenti indagini da parte di IGN. Butts ebbe anche un ruolo nel caso di Plagge e Ingenito, incoraggiando la donna a lasciar perdere le accuse e facendole pesare i problemi che, secondo lui, stava causando con il suo comportamento.

fonte Kotaku
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